“Ho paura che troppi si sentano eroi, svincolati da ogni regola. In questi anni molti si sono opposti a quello che minacciava di diventare un regime. Non siamo stati eroi, abbiamo fatto il nostro dovere, senza rischiare carcere e confino, al massimo qualche scatto di carriera. Ho conosciuto donne sole che mandano avanti una famiglia, medici volontari, insegnanti e ricercatori pagati una miseria per un lavoro prezioso. Questi sono eroi. Ma non vanno in tv ogni giorno e non vendono complotti ai loro danni in cambio di incarichi di prestigio e diritti d’autore”.
Curzio Maltese
da «Il venerdì di Repubblica», nr. 1293, 28/12/2012, p. 7
"Silvio Berlusconi potrà, oltre a vivere lussuosamente nelle sue tante magioni ..., continuare ad esercitare la sua generosità, mantenendo mucchi di svelte ragazze, arricchendo gli amici, comprendo cortigiani, pagandosi una campagna elettorale miliardaria con immenso staff di inventori di slogan e di menzogne".
Natalia Aspesi
da «La Repubblica» 29/12/ 2012, p. 27
"Leonardo Mondadori è stato l’ultimo rappresentante di un mondo editoriale 'dove il marketing, che lui aveva introdotto in Italia, era il cane fedele dell’editoria, non il suo padrone'. Dove il pubblico 'non andava né guidato né seguito, tantomeno vezzeggiato, ma preceduto. Di poco però!' È stato l’ultimo editore. (Il penultimo era Giulio Einaudi): Dopo di lui la razza degli editori è scomparsa, sostituita da un sistema aziendale dove tutto ruota attorno a quei cinque o sei o sette fenomeni da baraccone che ogni anno si vendono a metri cubi negli autogrill e nei supermercati".
Sebastiano Vassalli
da «Il Corriere della Sera» 23/12/ 2012, p. 39
"Da dove ripartire, per fermare la dittatura dell’incuria? Dalla scuola: da lì occorre ricominciare. Se è vero che la nostra stessa identità è definita dai nostri tesori artistici e paesaggistici al punto che noi italiani per gli altri 'siamo' la torre di Pisa e Rialto e Pompei, la storia dell’arte via via più maltrattata ('sarà possibile diplomarsi in Moda, Grafica e Turismo senza sapere chi sono Giotto, Leonardo o Michelangelo', si indigna Tomaso Montanari sull’ultimo bollettino di Italia Nostra) deve essere materia di interesse nazionale. E permeare i nostri figli fin dalle elementari. Investiamo sulla bellezza e sulle teste: è un affare."
Gian Antonio Stella
da «Corriere della Sera» del 4/3/2012, nr. 54, p. 1
"Gli e-book stanno danneggiando la società. Rivendico la superiorità estetica del libro stampato rispetto a quello elettronico."
J. Franzen
il 1/2/2012, in un intervento al recente Hay Festival di Cartagena (Colombia)