Mario Capasso
30 gennaio 2010
Un giusto monito: per non aggirarci ciechi nella confusione del presente
Mercoledì 20/1/2010 nella pagina della Cultura del quotidiano “la Repubblica” è apparsa parte della voce “Classico” curata da Luciano Canfora per la nuova opera enciclopedica dell’Istituto Treccani, intitolata XXI secolo, edita da Tullio Gregory. Nell’occasione la giornalista Simonetta Fiori ha intervistato Canfora. Alla fine dell’intervista la giornalista ha osservato: «Nel suo saggio Il “classico” oggi, lei lamenta anche un recupero improprio del mondo antico». Questa la riflessione dello studioso: «Sì, una frase di Tucidide fu usata a sproposito nel Preambolo (poi dismesso) della Costituzione europea. Un monito potrebbe essere: studiamoli meglio, questi classici, proprio per non aggirarci ciechi nella confusione del presente».